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Un francobollo dedicato alla Biblioteca Nazionale di Napoli

Le Poste Italiane hanno scelto l'immagine del Salone monumentale della “Vittorio Emanuele III” per celebrare l'Istituto napoletano nella serie tematica riservata a “Le eccellenze del Sapere"

Con una tiratura di ottocentomila esemplari per ciascun francobollo (valore € 0,80), la Biblioteca Nazionale di Napoli "Vittorio Emanuele III" entra a far parte de “Le eccellenze del Sapere", la serie tematica che Poste Italiane riserva a strutture e bellezze particolarmente rilevanti nel panorama nostro culturale. Cinque colori impiegati su progetto del bozzettista Gaetano Ieluzzo che ha trasposto l'immagine del Salone su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente (grammatura 90 g/mq - formato mm 40 x 30), immortalando così gli scaffali antichi pieni di libri e storia.

Fondata negli ultimi decenni del XVIII secolo, la Biblioteca Nazionale di Napoli fu collocata al Palazzo degli Studi (oggi sede del Museo Archeologico) ed aprì ufficialmente al pubblico il 13 gennaio 1804 sotto il regno di Ferdinando IV di Borbone. La Biblioteca assunse allora il nome di Reale Biblioteca di Napoli e nel 1816 l'Istituto divenne Reale Biblioteca Borbonica, finché nel 1860, fu dichiarata Biblioteca Nazionale.
Sempre più ricca, avendo raccolto ed acquisito anche importanti donazioni e lasciti, la Biblioteca si presentava in uno spazio iniziale ormai diventato inadeguato e limitato, tanto che cominciò ad avviarsi un dibattito culturale sulla scelta dell'edificio da destinare ad un uso tanto prestigioso, grazie soprattutto all'interessamento di Benedetto Croce. La scelta cadde su Palazzo Reale, in piazza del Plebiscito, sede attuale con delibera di trasferimento del 1922. In quegli anni poi, e nei successivi, furono annesse alla Nazionale anche la Biblioteca del Museo di San Martino, la Brancacciana, la Provinciale, la San Giacomo e oggi conserva 19 mila manoscritti, 4563 incunaboli e circa 1,8 milioni di volumi.

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